Allora…intanto buonasera a tutti!! Visto che domani ricomincia la scuola (per fortuna non per tutti direbbero i miei ragazzi!) facciamo che facciamo una specie di sintesi chiarendo qualcosina??
E facciamolo va…Intanto partiamo dal presupposto che un dsa è uno studente come tutti gli altri, e come ogni studente va seguito per quello che è.
Piccola premessa:
IL DSA PUÒ SCEGLIERE QUALSIASI TIPO DI SCUOLA. Dipende tutto dalle sue attitudini e non dalla sua diagnosi. Che sia chiaro in maniera definitiva, perché mi sono stufata di leggere sciocchezze in merito a questo. Io ho discalculici gravi che hanno terminato l’areonautico e lo scientifico, e Dsa severi con problemi di linguaggio che hanno concluso il liceo classico e si sono anche laureati. Dipende tutto dai docenti che hanno di fronte e da come e cosa al ragazzo/a viene “concesso”. Se gli si tolgono i suoi strumenti (violando la legge) allora non potrà fare la scuola che desidera. Ricordatevi che la motivazione e la passione sono la prima cosa per poter affrontare un percorso scolastico. Per un dsa è meglio fare una scuola che desidera benché “difficile” piuttosto che una “facile” ma che lui detesta. E poi…….non esistono scuole facili!!! In tutte le scuole si studia e si impara, purché fatte con serietà.Poi:- La sua diagnosi (che serve affinché la sua difficoltà sia riconosciuta e ben descritta) deve essere protocollata nella segreteria della scuola. Ricordiamo che il protocollo (un mnumeretto a 3-4-5 cifre) negli uffici pubblici è un obbligo e non può essere rifiutato da NESSUNO.
Il pdp (Percorso Didattico Personalizzato) DEVE essere stilato da parte della scuola (obbligatoriamente per legge) entro 90 giorni dal protocollo o entro 90 giorni dall’inizio della scuola (se la diagnosi è stata protocollata l’anno scolastico precedente).
Il pdp, per essere valido, DEVE essere firmato per accettazione dalla famiglia (o dallo studente maggiorenne) altrimenti non valle nulla. La famiglia lo ritira, lo porta a casa per valutarlo bene magari insieme al proprio specialista di fiducia e poi, se va bene, lo firma. Come si fa per qualsiasi contratto. La scuola non può rifiutarsi di lasciarlo visionare.
Lo studente dsa lavora in classe con TUTTI i suoi strumenti in completa autonomia, computer, mappe, schemi, calcolatrice, formulari, quaderni delle regole. Nessuno può togliergli le mappe, gli schemi o il computer senza avere un valido motivo. Nessuno si sognerebbe mai di togliere gli occhiali a qualcuno. Vale lo stesso per il computer e tutti gli altri strumenti.
Il computer deve essere suo (che porterà su e giu da casa a scuola e viceversa) perché le scuole purtroppo non hanno soldi per fornire computer a tutti e non saprebbero nemmeno che programmi installare per l’utilizzo quotidiano.
Di programmi ne abbiamo decine e tutti gratuiti, basta guardare il “kit di Lulù” su www.acuilone.com o su molti altri siti….ma guardate quelli GRATUITI.
Il bambino impara ad usare il computer a casa e in terapia con la logopedista, a scuola DEVE usarlo ogni giorno come DEVE usarlo a casa per fare i compiti.
Tra il bambino e i docenti “viaggiano” pen drive (chiavette usb) con scambio di compiti vari, da fare a casa, compiti in classe o compiti svolti a casa. Nessuna perplessità perché i miei bambini di 8 anni sanno usare benissimo le pen drive, senza alcuna difficoltà.
La logopedista farà un incontro con la scuola per aiutare i docenti nel percorso scolastico del bambino, fornendo adeguate informazioni ai docenti sia in merito al bambino che agli strumenti da lui utilizzati.
Quindi rimbocchiamoci le maniche TUTTI, famiglia, scuola e specialisti. Solo così i dsa avranno un percorso scolastico sereno.
Mi pare sia tutto. Se occorrono altre informazioni siamo qui.
BUON LAVORO RAGAZZI A TUTTI VOI..
