E poi c’è lei, la mia signorina ribelle, la mi strega che ‘è come se tutte le sere voi ad una certa ora venite in camera mia per stare insieme e io non vi sento distanti’. E niente, voleva dire solo questo.

Per chi dice che il lavoro online non vale.
Per chi dice che il lavoro online sta distruggendo i ragazzini.
Per chi dice che il lavoro online gli ha tolto la socialità.
Per chi dice che il lavoro online li sta annientando.
Per chi dice che hanno bisogno assolutamente di vedersi in piazza o sul muretto e che altro non è possibile fare.
Per questa gente non ho parole.
Noi sul ‘muretto’ ci siamo tutte le sere.
Ma forse queste persone, che tanto blaterano, dovrebbero riflettere sul fatto che tutto nella vita, ma proprio tutto tutto, dipende dagli adulti che sono intorno a quei bambini, a ciò che sono in grado di fare e alle regole che sono in grado di stabilire, rispettare e far rispettare.
Soprattutto in una condizione di emergenza nella quale altro non si può fare. Costruite, costruite bene, costruite in modo che regga, regga forte.
Non ho altro da aggiungere, diceva il mio amico Forrest.
Punto.
E chest è