“la scuola del dolore”……amma soffrì, altrimenti non impariamo!

Giornata intensa eh!!!

Come dice Maurizio Parodi “la scuola del dolore”……amma soffrì, altrimenti non impariamo!!

E chest è!!

———————————————-

Buonasera. Scrivo questa mail, autorizzata dalla famiglia che legge in conoscenza, per manifestare la mia perplessità.

Perplessità non solo per un pdp che con non contiene nulla di quanto possa essere necessario a N…….., viste le sue difficoltà di apprendimento (ampiamente segnalate in una diagnosi nonché nell’elenco degli strumenti allegato) ma anche per manifestare ancor di più la mia perplessità a fronte del fatto che nonostante io abbia scritto una lunga mail nella quale descrivo la sofferenza emotiva di N……., chiedendo la collaborazione dei docenti anche nell’uso degli strumenti, non solo io non abbia ricevuto alcuna risposta ma nel pdp non sono stati inseriti gli strumenti.

Ma possibile?? Ma davvero??

Capisco che la diagnosi non sia di facile comprensione ai non addetti ai lavori, ma io mi sono messa più e più volte a disposizione della scuola in quanto specialista.

Le indicazioni in merito all’uso degli strumenti, nel documento datato 22.01.25, che ovviamente non sono tutti perché ce ne sono molti altri che uno specialista non può elencare perché altrimenti sarebbe un libro, è molto molto chiara, il riferimento alla legge 170/2010 è molto molto chiaro, cosa c’è di non comprensibile??

Quindi, ricapitolando, Nicolò è un Bes, acronimo che specifica esclusivamente bisogni speciali.

Avendo una difficoltà di apprendimento, i suoi bisogni speciali fanno riferimento alla legge 170/2010, che è quella che si occupa di disturbi di apprendimento. Ci siamo??

Se leggete con attenzione la diagnosi gli sono stati sottoposti tutti i test che si sottopongono quando si fa una valutazione degli apprendimenti, test per la lettura, per la scrittura, per la comprensione del testo, per la memoria di lavoro, per la velocità di elaborazione, per i tempi di attenzione, per i tempi di concentrazione, eccetera. E le sue difficoltà sono merse tutte, legge lentamente, scrive lentamente, tempi di risposta lunghi, scarsa flessibilità cognitiva nel passaggio da uno stimolo all’altro, tempi più lunghi nelle richieste nei compiti che hanno un carico cognitivo più pesante, difficoltà attentive che condizionano negativamente i risultati della memoria di lavoro, per la comprensione ha messo in atto strategie che però gli allungano di molto i tempi di lavoro richiedendo tempi di svolgimento più lunghi, attenzione uditiva che entra in difficoltà quando è sotto pressione nella gestione del tempo per lo svolgimento dei compiti, accesso al lessico e memoria semantica compromesse dalla difficoltà nella gestione del tempo.

C’è bisogno di spiegare altro?

La scuola ha intenzione di aiutare Nicolò facendo in modo che resti nella scuola e che non sia uno dei tanti casi di abbandono scolastico che nel 2025 fa davvero riflettere?

La mia ultima mail è stata completamente ignorata, cosa che trovo veramente sconcertante, per svariati motivi.

Ma addirittura fare un pdp che non preveda alcuno strumento, ignorando completamente la diagnosi e negando qualsiasi bisogno a N…….., è un fatto veramente molto grave.

N……… ha specificato che lui lo porterebbe il computer a scuola, che non ha problemi né con i compagni né con i docenti, ma dice che i docenti continuano a dirgli che a lui non serve, che non lo può portare, che non lo deve usare, e che tanto anche se studia e fa le mappe gli vengono comunque tolte.

Che cosa dobbiamo fare per garantire a questo ragazzo un corretto e sereno percorso scolastico?

Possibile che i docenti non comprendano l’importanza degli strumenti per un bambino con le caratteristiche di N……..?

Adesso le cose stanno degenerando in maniera grave, si sta rischiando l’abbandono scolastico, oltre a tutti i disturbi comportamentali che questo continuo fallimento a scuola sta determinando.

Mi chiedo, la scuola cosa ha intenzione di fare per arginare tutto questo?

Basterebbe davvero cosi poco.

Basterebbe solo che si evitasse di dire continuamente a N…….. che gli strumenti non gli servono e che non può utilizzarli, anche perché la diagnosi dice esattamente il contrario.

Resto, ahimè inutilmente, ancora a vostra disposizione.

Cordialmente. Lucia Fusco.