Pur e pulec tenen a toss.

PUNTO.

E chest è!!

Caro Professore, voglio rispondere alla sua affermazione ”””(ma lei si sta perdendo nell’accusarci di essere incapaci piuttosto che fornirci reali indicazioni). La didattica è cosa seria e non un’improvvisazione.””” Facendola sorridere, come sto sorridendo io.

Lei, come tutti i docenti della scuola italiana, fate gli offesi quando vi si fa presente che alcune cose vi sfuggono.

N….. ieri sera era molto preoccupata per la verifica di francese di stamattina, io l’ho tranquillizzata dicendole di fidarsi del docente che sicuramente avrebbe fatto per lei il meglio.

Oggi arriva l’insegnante di francese in classe e, con la sua grande conoscenza del DSA, ha fornito a N….. la verifica cartacea costringendola a leggere e comprendere con gli occhi (ma se è dislessica con disturbo di comprensione del testo, come fa a comprendere se legge con gli occhi? I misteri della fede!) cosa che già così fa sorridere tanto.

La docente si affianca a N……. e mentre N…… si sta sforzando di lavorare barcamenandosi tra computer e foglio, perché la docente le ha detto di rispondere sul computer come se questo bastasse al DSA, continua a parlarle, chiedendole se non fosse meglio che scrivesse con la penna perché è più veloce, chiedendole se valesse la pena consumare i suoi gb per mandargliela via mail (come glielo spieghiamo alla docente che deve avere delle pen drive che viaggiano tra lei e N……, di proprietà di N….., in modo che il file non venga mandato via mail perché N……. non ha Internet?) e, ciliegina sulla torta, le dice che “devo parlare con la madre perché sulla carta non c’è scritto da nessuna parte che nelle verifiche devi usare il computer“, dimostrando una mancanza di conoscenza assoluta e totale. Oltre che una mancanza totale di rispetto nei confronti della studentessa che ha dovuto dirle “le dispiace se ne parliamo dopo che ora sto cercando di fare la verifica?“. Ma è normale tutto questo?? Ma seriamente? ? In classe davanti ai compagni e mentre si svolge una verifica?? E dov’è l’empatia dei docenti, tutta quella preoccupazione di cui lei parlava da parte del consiglio di classe e tutta questa conoscenza che lei ha decantato??

Com’era?? La didattica è una cosa seria e non improvvisazione?? Già, lo dica alla docente di francese, alla quale N…… da molti giorni sta spiegando come deve lavorare, che serve un PDF, che deve lavorare con le pen drive… E nonostante la sua mancanza totale di conoscenza si ostina a dire a N……. che il PDF non può essere modificato senza ascoltare N…… che le ribadisce da giorni e giorni che noi abbiamo un programma per modificare il PDF. Questa chiusura nell’ascoltare una ragazzina che sa e sa bene, mi fa pensare che possa essere presente anche qualora fossi io a spiegarle le cose. Ma la didattica che “non è improvvisazione” vogliamo cambiarla o vogliamo rimanere ancorati al passato, ad una metodica antiquata e obsoleta?

Quindi ribadisco il concetto che gli studenti non solo vanno rispettati ma vanno anche ascoltati, perché si possono imparare tante cose…anche da loro.

Mi auguro di non doverle riscrivere a breve per altri tristi fatti accaduti.

Volevo solo collaborare e aiutare i docenti, come faccio con tutte le scuole, mi sono ritrovata accusata da lei con una ironia fuori luogo, anziché ammettere che nella scuola ci sono più carenze che conoscenze. Una grande delusione, davvero.

Tant’è.

Alla prossima.

Lucia Fusco.