I fatti:
Bambina dsa, nessuno strumento utilizzato a scuola.
Inizia terapia con me. La bambina usa il computer, i docenti contestano.
La mamma chiede di inserire tutto nel pdp e comunica che andrà a scuola quando il pdp conterrà quanto richiesto. Andarci mille volte non ha senso.
Un giorno la mamma, che era a scuola per prendere la bambina per la terapia, subisce un vero “agguato” in piena regola. Incastrata e chiusa in una stanza, le si dicono le cose peggiori, che vuole il male di sua figlia, che il computer conserve, che la logopedista lavora male, che alla bambina serve il sostegno e solito vomito. La mamma minaccia la denuncia.
I docenti lasciano che la bambina utilizzi il computer e tutti gli strumenti.
La bambina va BENISSIMO a scuola ma la cosa infastidisce la docente di sostegno che non perde occasione per correggerla, criticarla, rimproverarla e darle indicazioni FALSE su come deve lavorare un dsa.
Al momento della firma del pdp la mamma chiede una copia via mail (SI PUO’ E SI DEVE FARE PER LEGGE) da visionare a casa con marito e logopedista, per evitare di prendere mille permessi al lavoro per ogni singola correzione. Scopre che i docenti NON VOGLIONO inserire gli strumenti nel pdp benché la bambina a scuola li utilizzi. La mamma insiste per avere il pdp via mail.
In foto la mail della dirigente, qui sotto la mia risposta, avevo già scritto molte mail, ma fa finta di non conoscermi.
La dirigente.
Come può una dirigente fare affermazioni cosi gravi, che manifestino lacune cosi gravi, conoscenza cosi scarse??? Come???
Boh. Mah. Vabbè.
E chest è.
—————
ALLA ATTENZIONE DELLA DIRIGENTE
SPM
RISERVATA E PERSONALE
Gentile Preside, mi è stato chiesto dalla famiglia ………., in merito alla sua odierna nella quale parla di ”disgrafia e computer”, di puntualizzare alcuni aspetti “tecnici ed e motivi” inerenti ……….e l’uso degli strumenti, in riferimento al suo DSA e alle sue enormi difficoltà emotive (come da diagnosi), che tanto hanno allarmato la famiglia, che sono finalmente in via di risoluzione.
La famiglia ……… legge in conoscenza.
Sarò breve, non vorrei rubarle troppo tempo.
Dispiace leggere che, a 12 anni e mezzo dalla legge e con tutta la formazione che si millanta, si sia ancora convinti che il computer sia di esclusivo uso dei “disgrafici”, perchè cosi non è, assolutamente no.
Mi spiego meglio, da specialista del settore, sperando che il messaggio arrivi chiaro in un clima di collaborazione e nel rispetto ognuno della propria professione.
Che poi era quello da me proposto, nella mia prima mail, da voi completamente ignorata.
Le faccio presente che la diagnosi della bambina risale al 2022, due anni fa, e non avendo mai fatto terapia mirata le cose ovviamente sono peggiorate visto che la richiesta della scuola è aumentata.
Dicevamo…..
……….. ha difficoltà a leggere?? Usa il lettore vocale sul computer e non si stanca, rischiando di non comprendere nulla, e impara.
………… ha difficoltà a scrivere (disgrazia e disortografia)?? Utilizza il computer per scrivere con maggiore velocità e avendo un feed back visivo dell’errore che le sarà di rinforzo nella correzione dello stesso, e impara.
……….. ha disturbo di comprensione del testo?? Legge col computer, anche più volte, velocizza il lavoro e comprende stilando una mappa direttamente col programma mappe, nel quale mettere anche testo e foto, a supporto dell’apprendimento, e impara.
…………. ha difficoltà con parole e termini nuovi?? Usa i dizionari digitali sul computer, trova facilmente le parole, le usa correttamente, e impara.
……….. ha difficoltà a riconoscere le lettere (b-d/p-q/s-z/v-f ecc) le confonde. Ele inverte (li-il/la-al, ecc), i simboli della matematica e li confonde, tipo x e +, 21-12 ecc, parentesi tonda o quadra??? Usa il computer, guarda la tastiera e sa cosa deve pigiare senza utilizzare la rappresentazione mentale, per lei difficile, e impara.
……….. ha difficoltà a elaborare un testo, e ha un sintassi difficile e che va corretta più volte?? Scrive col computer, legge col lettore, ascolta quanto letto, si accorge dell’errore e lo corregge. Che sia un errore ortografico o che sia la costruzione del testo, e impara.
………… ha difficoltà in lingua straniera?? Ascolta (libro o quanto da lei scritto) col lettore la corretta pronuncia, anche più volte. Utilizza i dizionari digitali, ascolta il lettore in lingua e impara.
E cosi via, nelle varie discipline…..tutto molto molto semplice.
Cosa tutto questo toglie ai docenti di ……….?? In cosa vengono privati della loro professionalità??
Cosa ci sarà mai di cosi complicato per i docenti?? Loro fanno lezione, spiegano, lavorano, disegnano, danno compiti, verifiche, correggono esattamente come fanno con tutti gli altri bambini.
L’unica cosa che cambia è la modalità di lavoro di ……., e solo di ………, che nulla toglie ai docenti e che tanto consente a lei.
Cosa ci sarà mai da negoziare se non la serenità di ………che si vede tolti i suoi diritti?
Diritti che l’hanno rimessa al mondo, che le hanno restituito la dignità di “bambina” che ha diritto ad una infanzia serena, proprio come dovrebbe essere per tutti i bambini.
Non si tratta affatto di “uso illimitato” del computer, ma di uso congruo di un mezzo INDISPENSABILE agli apprendimenti per un dsa.
Posso dire di essere certa che per gli occhiali non ci sogneremmo mai di affermare che se ne faccia un “uso illimitato”, e chiedendomi il perchè si ragioni cosi col computer, deduco che non sia ben compreso a cosa serva il pc.
Preside ………. sta uscendo da un disturbo emotivo importante, che l’ha portata all’isolamento sociale grave.
Tanto da essere stata sottoposta a decine di controlli, che hanno ovviamente aumentato le tensioni ma hanno escluso ogni altro tipo di difficoltà.
………. ha finalmente capito che non è stupida, e vuole essere riconosciuta come tale dai docenti.
Gli stessi docenti si sono resi conto del cambiamento importante di ……., della sua positività alla scuola, e le hanno permesso di utilizzare il computer, come previsto dalla legge, constando che lavoro meglio e di più.
E’ vero che al momento patisce lo stare vicino alla cattedra SOLO perchè è dislessica, che è una forma di discriminazione, ma ci auguriamo che i docenti capiscano che non ha davvero senso fare questa cosa.
Anche perchè ………. non vuole più venire a scuola per questo. Un vero peccato, visto che si stava riconciliando con la scuola perchè aveva finalmente capito che avrebbe potuto farcela.
Mi fermo altrimenti diventa troppo lunga la mail.
Io non ho modo di fare incontri con le scuole per i pdp, trascorrerei giornate intere nelle scuole e non mi è possibile. Tutte le scuole di Italia mi inviano (a me) i pdp a mezzo mail, normale o pec, che controlliamo con la famiglia ognuna nel proprio tempo disponibile e poi la famiglia si reca a scuola a firmare.
Facendo un tira e molla continuo con strumenti vari nel pdp che sono necessari che ……… usa regolarmente, ma che i docenti non inseriscono stranamente nel pdp, ci vorrebbero decine di incontri, le pare?? E nessuno di noi ha tanto tempo da utilizzare cosi.
A maggior ragione i genitori con i loro impegni di lavoro.
Le posso assicurare che le mail sono più che sicure, io ci lavoro da anni, anche con i vari enti pubblici e non è mai accaduto nulla.
La tecnologia aiuta molto, adesso, anche noi oltre ai dsa. La mail la si scrive con calma, quando si piò, la si rilegge, la si corregge, e si ha certezza che il messaggio arrivi forte e chiaro. Cosa sperare di meglio??
In ogni caso avrei piacere a conoscerla, scendo spesso sia perchè sono napoletana, sia perchè faccio formazione (esclusivamente gratuita) nelle scuole della Campania, e in collaborazione col provveditorato di ……….. Sarebbe un piacere incontrarla, davvero.
Spero sia tutto chiaro. Qualora non lo fosse come le scrissi nella prima mail ero, sono e resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Le auguro una buona serata, o una buon inizio di giornata.
Cordialmente. Lucia.
