Era l’8 marzo del 2017, e si avanzava richiesta di “tutelare” i dsa nel mondo del lavoro, con un ampliamento della legge 170. Un ampliamento ridicolo che ci riduceva ad avere necessità di affiancamento.Questo sotto è quello che scrissi quasi 5 anni fa, su facebook.
Ora, novembre 2021, leggo che sono state fatte cose e incontri vari, per tutelare i dsa “nel mondo del lavoro” stabilendo che prima di arrivare ad un colloquio di lavoro debbano sostenere una visita medico legale che stabilisca se realmente hanno necessità di strumenti e quali.
Ma cosa è?? Uno scherzo di cattivissimo gusto???
Ma che vedessi mai che mi serva la badante e non lo sapevo???
Io boh…..senza parole per chi afferma di tutelare gli interessai dei dsa e tutela solo i proprio, facendo i gran fighi con le varie associaizoni e ministri, che nulla sanno.
La diagnosi c’è e stabilisce già quello che occorre.
Punto.
Chi porta gli occhiali, chi è ipovedente o chi è in carrozzina fa una visita medico legale prima di fare un concorso o un colloquio di lavoro??
Non sarà che oggi soggetto fa ciò che gli è più congeniale, pertinente, e che soprattutto più gli piace???
Non sarà che una diagnosi che ha valutato il soggetto attentamente da indicazioni precise e dettagliate??
Che poi…..come viene fatta una visita medico legale per stabilire se un candidato ha difficoltà di lettura, scrittura, comprensione o calcolo??
Ci vogliono giorni, e loro fanno tutto in qualche minuto??
Però…che splendidi che sono!!!
No perchè all’ultima visita medico legale alla quale IO ho partecipato un Alzheimer gravissimo è stato mandato a casa con richiesta di rivedibilità dopo un anno. Ripeto, un malato in stato vegetativo è stato rimandato a casa con rivedibilità ad un anno. FOLLIA.
Sarebbe cosi semplice semplificare le cose però certi amano solo complicarle!!!!!! Gli strumenti sono davvero il minimo, e la maggior parte sarebbe utile a tutti.Senza più parole per nessuno. Indegni.
Siete davvero indegni.
E chest è!!!
Una persona che dovrebbe tutelare i diritti dei dsa mi scrive nel post sotto:
Cara Lucia, informati bene e dalle persone giuste, prima di scrivere che l’ampliamento alla 170 vuole far passare i DSA per disabili. Ti garantisco che NON è così…..E comunque quando si è dislessici adulti hai la facoltà di decidere quale percorso fare, nessuno ti obbliga ha presentare certificazioni. Però diamo pari opportunità a TUTTIPer chi non piace l’ampliamento della legge, basta non farla applicare ai propri figli, se minorenni, i dislessici adulti decidono loro. PARI OPPORTUNITÀ PER TUTTILa mia risposta qui perché sotto sarebbe troppo lunga.C……… cara non solo ho letto benissimo (pensa pur essendo dislessica!!) ma mi sono anche informata più che bene, benissimo proprio. La proposta di legge questa è ed è inutile attaccarsi al niente. Poi fammi sapere chi sarebbero queste fantomatiche “persone giuste”. Ci tengo molto a saperlo.Analizzando: Se si scrive “evitando qualsiasi forma di discriminazione e assicurando condizioni di pari opportunità mediante modalità di esecuzione di prove e colloqui che permettano di valorizzare le competenze a prescindere dalle aree di debolezza” si afferma che siamo privilegiati. Cara Concetta OGNUNO ha le sue peculiarità e debolezze. Il vedovo con figli piccoli, l’orfano cresciuto da solo, il malato di cancro che si rimette in gioco, lo straniero appena arrivato, e altri milioni di umani. Di cosa stiamo parlando???? Io so ciò che valgo (se valgo) e caccio le palle per dimostrarlo, altrimenti resto a casa e non c’è bisogno che corra mammina a farmi la legge apposta per me. Siamo seri. Se non è disabilità questa…….”le imprese, per favorire l’inclusione professionale di persone con disturbi specifici di apprendimento devono avere la possibilità di attribuire al responsabile dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro la predisposizione di progetti personalizzati per facilitare lo sviluppo delle potenzialità in azienda di tali dipendenti.”….ora ci facciamo mettere anche il badante che ci apre la strada, ci spiana la via da percorrere, che ci presenta, che ci spiega agli altri, che tristezza enorme. Facciamo anche che magari lavora qualcun altro per noi e a noi danno lo stipendio!! Oppure che mi faccio dare proprio la pensione e me ne sto a casa, facciamo prima!! Le mie potenzialità le devo dimostrare io dandomi da fare e non chiedere a qualcuno di mettermi in condizione di farlo. NO!!!Se poi leggo che la proposta chiede, manco fossimo cerebrolesi gravi, che “le Regioni dovranno provvedere alla definizione delle strutture e degli specialisti pubblici o privati accreditati per le valutazioni diagnostiche e le certificazioni delle persone con disturbi specifici di apprendimento. E’ necessario dare alle aziende gli strumenti per valutare le reali capacità di un candidato in un ambiente adatto all’interno dell’azienda e contestualmente sviluppare soluzioni per supportare il lavoratore dislessico stesso nella comprensione e nello sviluppo delle sue capacità e dei suoi punti di forza.” capisco che, esattamente come è avvenuto per la legge 170 all’epoca, si sta solo cercando di creare altri posti di lavoro, per pochi eletti che vengono definiti “capiscioni” ma che nulla sanno di dsa, nuove figure fasulle e irreali che potranno fare il bello e il cattivo tempo e che nulla risolveranno, come milioni di volte è stato ampiamento dimostrato in questi ultimi 4 anni e mezzo con le scuole su tutto il territorio nazionale. Diamo alle aziende gli strumenti per supportare il lavoratore dislessico??? Ma che cosa è una barzelletta!!?? Ma se i capiscioni non sono stati in grado nemmeno di fornire informazioni base alle scuole e stiamo nella cacca e distanza di oltre 4 anni……..ma come si può pensare di affidare a certa gente la vita lavorativa dei ragazzi dislessici???? Una domanda diretta e personale……ma tu tuo figlio ce lo manderesti a fare uno di questi colloqui in cui chi parla con lui è fermamente convinto che sia un idiota, lento e protetto dalla legge esattamente come avviene già adesso con le categorie protette?? Ce lo manderesti a subire una tale umiliazione??? Mi sorprende e mi delude che proprio tu dica “chi non vuole non usa la legge, gli adulti sono liberi di fare quello che vogliono”. Ma dai?? Ma davvero??? Come se tu non sapessi quello che una legge può far passare a livello di informazione nazionale sui dsa. Mia cara non è questione di chi vuole o non vuole usare la legge, di chi “piace o non piace la legge”. Troppo comodo e riduttivo limitarsi a dire queste banalità. Troppo proprio.La questione è che una legge del genere ci riduce a niente, ci annienta, ci distrugge e distrugge la nostra possibilità di dimostrare quello che siamo e quello che valiamo, mettendo la nostra vita nelle mani di qualcun altro. Ci confina a poveracci che hanno bisogno della strada spianata e facilitata. Se questo volete per i vostri figli fate pure. Ai miei ragazzi insegno ad essere forti, a cacciare le palle, a farsi valere e difendere i propri diritti con le unghie e con i denti, rispettando sempre tutti ma senza amai farsi mettere i piedi in testa da nessuno.Non sarò MAI d’accordo con questo, e lo faccio per tutti i ragazzi che seguo, che conosco e che so quanto valgono, TUTTI. Proteggeteli e farete di loro degli incapaci, deboli e inetti. Rendeteli forti e affronteranno il mondo intero. Uno psicologo amico dice che i miei bambini li riconosce al volo e si distinguono perché hanno la “lucite”. Ben venga se serve a dare il ben servito a chi si azzarda a dirmi che non valgo niente……BEN VENGA!!!!!! Ma anche peggio!!Tornando alla proposta di legge, è sufficiente garantire al dislessico lavoratore lo strumento a lui necessario. Sintetizzatore, computer, tempo in più, mappe, ecc.Questo e solo questo.
Seguo ragazzi dislessici di ogni età, seguo ragazzi dislessici che hanno avuto il sostegno a scuola per diagnosi errate, seguo dislessici che non sanno leggere, seguo dislessici che sanno leggere ma che non comprendono ciò che leggono, seguo dislessici che non sanno scrivere, seguo dislessici che scrivono benissimo e che fanno tanti errori di ortografia, seguo dislessici alle elementari, alle medie, alle superiori e all’università. Conosco i dislessici meglio della mia anima, li conosco molto meglio delle loro mamme, li conosco da qualsiasi punto di vista, li conosco tanto da poter dire a scuola “lui fa questo e lo fa così, fidati”.
Ho visto le famiglie dei dislessici chiedere la legge 104 perché fa comodo al lavoro, ho visto le famiglie chiedere e implorare per una diagnosi mai arrivata, ho visto diagnosi arrivate e cestinate per la vergogna di ammettere la presenza di una diversità, ho visto bambini con decine di diagnosi le cui famiglie non avevano idea di cosa si dovesse fare, ho visto mamme improvvisarsi terapiste e lavorare coi propri figli, ho visto mamme affidare i loro figli ai terapisti come pacchi postali e la richiesta di restituirli “aggiustati”, ho visto scuole attivarsi nella maniera migliore possibile e famiglie rifiutare gli aiuti, ho visto scuole fregarsene dei ragazzi dsa e famiglie spendere migliaia di euro dagli avvocati per vedere i loro diritti tutelati, ho visto studenti dsa depressi, in un letto a piangere senza reagire, ho visto dislessici reagire violentemente per ottenere i propri diritti ed essere accusati di essere maleducati e aggressivi, ho visto dislessici distrutti da docenti di sostegno incapaci, ho visto dislessici salvarsi grazie solo al docente di sostegno, ho visto studenti dsa fare i pagliacci a scuola per avere una minima attenzione, ho visto ragazzini dsa studiare intere giornate e non concludere nulla, ho visto dsa studiare in classe perché era l’unico modo di “capire” ottenendo ottimi risultati, ho vito specialisti non specialisti improvvisare un mestiere, ho visto specialisti somari improvvisarsi specialisti specializzatissimi, ho visto specialisti eccellenti non dire una sola parola e fare il proprio mestiere con dignità ed umiltà, ho visto di tutto……..
TUTTO ed anche di più.
Quello che sto vedendo e leggendo in questi giorni è inenarrabile.
La legge 170/2010, nonostante le moltissime inesattezze e mancanze, ha aiutato tantissimo. Ha consentito tanto, quel tanto che forse non ci sarebbe stato senza la legge. Vedere adesso, con la nuova proposta di legge, che si cerca di far passare il dislessico per un “disabile che necessita di supporto per entrare nel mondo del lavoro” è davvero grave e sconcertante. Leggere che abbiamo bisogno del “badante” che ci aiuti ad inserirci nel mondo del lavoro mettendoci a nostro agio, la trovo una cosa aberrante.Leggere che nella proposta di legge si indica la necessità di una diagnosi pubblica quando si sa che non esistono centri pubblici per adulti (solo uno con anni di attesa), leggere che si deve fare la certificazione ogni tre anni quando si sa che la dislessia non passa, leggere tante altre sciocchezze simili mette tristezza e fa capire che siamo noi che non vogliamo progredire. Siamo noi che siamo indietro, che non capiamo, che ci facciamo la nostra legge “104” perché ci fa comodo. Siamo noi la nostra rovina, perché valutiamo e facciamo solo gli interessI di pochi a discapito di moltissimi.Leggere però che qualcuno, forte della sua ampia (un figlio?? due???) cultura e della sua ampissima conoscenza dei dsa, parta in quarta per fare la guerra, che decida che per i dislessici nel mondo del lavoro non occorra nulla, che loro sanno fare tutto benissimo e che l’unico problema è ESCLUSIVAMENTE la scuola, beh…..tutto questo, che arriva dalle famiglie dei dislessici, è un fatto gravissimo, gravissimo e inaccettabile.I dislessici hanno alcune determinate specifiche caratteristiche e così come hanno necessità di “strumenti” per studiare a scuola o per entrare all’università, hanno la stessa necessità di strumenti anche per fare concorsi pubblici o privati.A che serve negare l’evidenza? A che serve affermare che il problema è solo la scuola quando però non si mette in atto nulla per entrare nelle scuole e modificare le cose da dentro???Mi chiedo…..ma non sarebbe meglio che a occuparsi di dsa fossero quelli che i dsa li conoscono davvero?? Se ognuno facesse il proprio mestiere sarebbe davvero una gran cosa.Non sarebbe meglio convogliare tutte queste energie nel fare davvero qualcosa per attuare cambiamenti veri all’interno delle scuole fornendo formazione e informazione? Non sarebbe meglio scendere in campo e darsi da fare per modificare le cose che non vanno bene anziché lamentarsi da dietro il computer offendendo e accusando senza ottenere nulla???La scuola ha necessità di guida, di informazione, di formazione, ha bisogno che si porti conoscenza e che si offrano servizi adeguati al lavoro coi dsa e non la vendita di programmi costosissimi e assurdi!!Basta con le grandi e piccole associazioni che fanno solo i propri interessi e tanti danni ai bambini dsa, basta con mamme pseudoesperte che si ostinano a diffondere consigli utili su cosa fare o non fare, basta con questi esperti che non sanno di cosa parlano e danno indicazioni sbagliate……..BASTA!!!!!!
Più vado avanti e più resto basita.
(Lucia Fusco – GRUPPO ACUILONE 08.03.2017)