La merDavigliosa scuola italiana. Eccola.

Salvate i vostri figli da questa Monnezza, tutelateli, perché nelle scuole italiane c’è solo spazzatura, e questa è una di loro.

Seguo questa ragazzina da tre settimane appena, e tutta la merda che la circonda stasera è venuto a galla.

La monnezza, quella vera.

E chest è!!

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Mail della mamma:

Gentile professoressa …………,

la presente mail per ricordarle che …………, in quanto DSA, non può essere sottoposta a più di una verifica nello stesso giorno (lunedì 03/03/2025 sono programmate infatti sia la verifica di Inglese, che la verifica di Spagnolo) come specificato nella legge 170 e come è ribadito anche nel PDP. In caso contrario, non essendo la prima volta che questo succede, sarò costretta a rivolgermi ad un legale.

Le porgo distinti saluti

Mail della demente:

Buonasera,

In merito a quanto richiesto dalla signora ………… si fa presente che la verifica di spagnolo è stata già fatta oralmente da ……… e che la verifica scritta (sullo stesso argomento) che farà lunedì non verrà valutata ma le verrà sottoposta solo per non fare capire ai compagni la distinzione.

Buona serata

Professoressa ……………….

IO:

Buonasera Professoressa. Sono Lucia Fusco la logopedista di ……., le scrivo autorizzata dalla famiglia che ci legge in conoscenza.

Sono solita scrivere una mail di presentazione ai docenti dei bambini che prendo in carico nonché una comunicazione di collaborazione, senza la quale è difficile ottenere i risultati dei bambini.

Non ho avuto modo di fare questa cosa per ……. perché la signora …………… non mi ha messo in conoscenza alla mail che, credo, vi abbia scritto per comunicare il cambiamento di …….., il nuovo percorso iniziato, l’utilizzo di tutti gli strumenti, con strategie e metodo di studio. Che come sappiamo bene ……… non ha.

Le voglio però chiedere una cosa, perché se ……… ha fatto la verifica orale ha necessità poi di farla scritta? Ha chiesto lei di farla per non “apparire” diversa?? Perchè lei parla di distinzioni?? Ai ragazzi andrebbe spiegato che non esistono distinzioni, differenze, perché siamo tutti diversi gli uni dagli altri, giusto?

Mi spiego e le chiedo, ……… quella di lunedì, che per lei è soltanto una banale ripetizione, la sta vivendo come una vera e propria verifica, ed essendo dislessica ha grosse difficoltà a ricordare, memorizzare, pertanto per lunedì deve ristudiare tutto, punto e a capo.

Ed avendo già una verifica capirà bene che le diventa veramente difficile fare entrambe le cose, giusto?? Anche fosse solo una banale ripetizione, per lei che è dislessica sono comunque due lavori diversi che si sovrappongono, e che per i dsa è molto difficile da fare.

……….. odia la scuola, ha un rifiuto assoluto e totale per lo studio, la ritiene una cosa inutile, ed ha già stabilito che a 16 anni lascerà la scuola perchè tanto è inutile.

Nonostante io la conosca da poco tempo sto cercando di farle capire che se studiasse con tutti gli strumenti, quelli previsti dalla legge che sono centinaia, in questo caso per esempio con le mappe, sarebbe abbastanza semplice fare poi una verifica scritta, ricordare, riportare alla memoria, utilizzando le mappe che ha sviluppato, quindi tutto ciò che ha studiato.

Sappiamo molto bene che i dsa hanno grosse difficoltà con lo scritto, e spesso si preferisce che facciano l’orale, come previsto dalla legge, piuttosto che lo scritto.

È vero che ……….. rifiuta il concetto di essere dislessica, l’utilizzo degli strumenti, ancor meno la possibilità di portare a scuola il computer, per i timori dei giudizi dei compagni e dei docenti, ma perché sottoporla a due interrogazioni a distanza di pochi giorni, sovrapponendola anche ad un’altra verifica, mettendola in grossa difficoltà?

Aggiungo che se lunedì ……… farà lo scritto, senza l’utilizzo di nessuno strumento, continuerà ad andare a male, come è successo finora.

Come prevede la legge lo scritto andato male va poi compensato con l’orale, senza che i due voti facciano media, ma ……….. l’orale l’ha già fatto, giusto? Quindi?? Mi perdoni ma faccio fatica a capire.

Detto questo, sono qui a chiedere a lei, e alle altre docenti che ci leggono in conoscenza, aiuto per coinvolgere ………. nelle attività di classe, alle quali lei è attualmente totalmente estranea, come ben sapete e come avete inserito nel pdp.

Vi racconto questa cosa, ………. ha fatto un paio di settimane di terapia con me, una terapia che non voleva fare ma che dopo aver capito a fondo e dopo aver conosciuto i ragazzi della Terapia e avere ascoltato le loro terribili storie, ha accettato di fare. Con una certa diffidenza, ma ha accettato di farla.

……., come tutti i ragazzi che soffrono tanto a scuola, ha una rigidità ed una chiusura assolute, eppure piano piano si sta aprendo. Si inizia a vedere un piccolo spiraglio di luce.

È inserita in alcuni gruppi WhatsApp di tutti i miei ragazzi, nei quali, con estrema fatica e a denti stretti, sta chiedendo aiuto per l’utilizzo degli strumenti, esattamente come fanno tutti gli altri ragazzi.

Ha iniziato ad usare il lettore per farsi leggere i libri, che ha sul computer in formato digitale.

……….. quando legge comprende veramente molto poco, ma si rifiuta di ammetterlo.

Preferisce essere additata come quella pigra, svogliata, che dorme sul banco piuttosto che ammettere che ha delle difficoltà oggettive che nemmeno lei riesce a comprendere e ancor meno a spiegarsi.

Come dicevo piano piano si sta avvicinando agli strumenti, molto lentamente e con estrema diffidenza. Però ha iniziato ad usare il lettore, i libri digitali per sottolineare e studiare, il programma di mappe che ha sul computer rende tutto molto più semplice soprattutto a livello visivo con la possibilità di inserire le immagini alle più consone per ricordare quel dato argomento, il programma per fare la matematica onde evitare di sbagliare numeri e segni confondendoli o sovrapponendoli, i dizionari digitali che può usare per avere accesso immediato alle parole che non conosce, e via di seguito.

Vi chiedo pertanto la cortesia di aiutarmi, è vero che ………. si rifiuta di ammettere di essere dislessica, di avere una diversità di apprendimento, si rifiuta anche di lavorare diversamente.

Ma noi adulti che le siamo intorno possiamo fare tanto per lei, anche modificando la didattica senza che lei se ne renda conto, valutando le piccole cose, i piccoli cambiamenti, e sappiamo bene che è possibile farlo.

È necessario che io chieda il vostro aiuto perché io posso davvero fare tanto per ……… in terapia ma senza la collaborazione dei docenti in classe, il vostro coinvolgimento nelle vostre attività, il vostro far capire a ………. che avete fiducia in lei e che lei può farcela anche con metodiche diverse, anche facendo solo l’orale di una materia pur evidenziando una differenza con i compagni, facendole capire che la differenza è ricchezza e non vergogna o un problema, magari anche parlando cn la classe, sono sicura che ……… si rilasserà e comprenderà che può fidarsi degli adulti che ha intorno, vivendo questi ultimi mesi di scuola in maniera serena.

Io non lascio indietro nessuno dei miei bambini, mi atterrisce solo l’idea che questo possa accadere, E farò qualsiasi cosa sia possibile per fare in modo che ………. percorra la sua strada serenamente.

Pertanto auspico e mi auguro che ”noi”, lavorando insieme e adeguatamente con …….., possiamo fare la differenza e renderle questi ultimi mesi di scuola sereni, così come dovrebbe essere un qualsiasi ragazzino della sua età.

………. sul computer ha tutto quello di cui necessita, e che a casa in questo momento può usare tranquillamente per studiare.

Sto lavorando anche sull’uso del computer, e sugli aspetti emotivi dell’accettazione di usare uno strumento che gli altri compagni non hanno.

Se riuscisse a superare le sue paure e portarlo anche a scuola, smettendo di sentirsi giudicata da ragazzi e da adulti, sarebbe una grande cosa. Auguriamocelo.

Resto a vostra completa disposizione per qualsiasi ulteriore informazione fosse necessaria. Cordialmente. Lucia Fusco.

Mail della demente, che si qualifica per quello che è:

Buonasera,

Le faccio innanzitutto presente che è venerdì sera e sono fuori dal mio orario di servizio, pertanto la mia risposta è stata già una gentilezza. Se la famiglia ha necessità di chiarimenti può prendere appuntamento con la sottoscritta nei momenti riservati agli incontri.

Buona serata

IO:

Cara professoressa, le consiglio di essere un tantino più educata con un professionista, visto che vi definite professionisti.

Ma ecco che tutta la professionalità dei docenti, e l’amore per gli studenti, viene fuori.

Niente, i docenti devono sempre palesarsi per ciò che sono.

Io professionista mi rivolgo a lei professionista, e lei risponde in maniera ineducata, cafona, omettendo la risposta.

Ma è chiaro che non sappia cosa rispondere, che cosa ci sarebbe poi da dire visto la gravità dei comportamenti attuati con ……..? Nulla, non ci sarebbe nulla da dire, ed è per questo che lei non risponde. Bene così.

Le faccio presente che anche per me, che sono una libera professionista, e non una dipendente statale che lavora poche ore al giorno, è venerdì sera e sono fuori l’orario del mio lavoro, che invece dura una intera giornata.

Anche per me è stata una enorme gentilezza scrivere a lei, spiegarle cortesemente come lavora un dislessico, visto che è chiaro che le non lo sappia, e chiederle aiuto in merito a cose che per voi dovrebbero essere obbligatorie, oltre che umane, visto il mestiere che avete scelto di fare.

Avrei potuto semplicemente consigliare alla famiglia di rivolgersi con urgenza ad un legale, viste le ripetute e continue violazioni della legge attuate nei confronti di ………., comprese le due verifiche messe lunedì, compromettendo completamente e assolutamente il suo rendimento scolastico, in barba ad ogni logica umane e legale.

Non parliamo poi dei danni emotivi che sono stati causati a ………, con queste continue violazioni della legge, dei suoi diritti e anche questa violenza continua sulla sua emotività, come la famiglia afferma da quando mi ha contattato.

Ma un docente non può rendersene conto, se ne rende conto solo se ad essere ferito fosse il proprio figlio, i figli degli altri fanno meno male.

Buona vita professoressa, le auguro di fare del bene nella sua vita, perché con …….. non c’è riuscita, ma proprio no.

Non mi risponda, ne oggi ne nei prossimi giorni, perché tanto bloccherò il suo indirizzo e-mail.

Con persone che si qualificano in questa maniera preferisco non avere nulla che fare.

Cordialità.