La diagnosi riporta che l’attività visuopercettiva è un punto di forza del bambino.
Il docente si arroga il diritto di dire che non concorda con la diagnosi, senza averne alcuna competenza.
E a dimostrazione della sua mancanza di competenza afferma che “riscontra un problema di tipo viso percettivo (in netto contrasto con la diagnosi) specificando che il bambino non ha contezza del suo corpo nello spazio (dicasi disprassia e non attività visuopercettiva).
Inoltre afferma, senza alcun criterio ne competenza per somministrare un test, che c’è una buona velocità di elaborazione nonché una buona memoria di lavoro. Cosi, facendo 1-2 ore di didattica in classe (in una prima superiore e dopo un mese di scuola) questo docente scopre tutto questo.
MI chiedo a cosa serva avere specialisti che studino e che somministrino i test.
E niente, non perdono mai l’occasione per dimostrare la loro totale e completa ignoranza.
Si fa anche fatica a credere che possano essere vere queste cagate. Nemmeno la vergogna di evitare di metterlo nero su bianco, lasciando che resti ai posteri.
E chest è!!
Sta zappa è stata diffidata, alla prossima spranghe tra i denti!!