Perché così tanto dolore, così tanta sofferenza, così tanta strafottenza da parte di chi dovrebbe prendersi cura di queste anime.

Non si riesce proprio.
Mail appena ricevuta e sono ferma da molti minuti a leggere e a chiedermi il perché di così tanto dolore, di così tanta sofferenza, di così tanta strafottenza da parte di chi dovrebbe prendersi cura di queste anime.
Continuano a dirmi che sono aggressiva, ma chi non si incazza di fronte a questo non ha anima. Anzi è proprio una merda, tanto per restare in tema!
E chi ha vissuto quel dolore non abbassa la testa, anche quando viene attaccata.
E chest è!!


Dopo aver riflettuto sull’opportunità di scriverle o meno, ho preso la decisione per raccontare la mia storia, per, prima di tutto ringraziarla, sia per la divulgazione che promuove, sia per dirle grazie per avermi risposto sul social tiktok.
Mia figlia V………., nata nel 2009. Alla fine della seconda elementare, pur avendo ottimi voti scolastici e senza nessuna segnalazione da parte delle insegnanti, mi sorge qualche dubbio riguardo alla dislessia. Su consiglio telefonico da parte dell’associazione italiana per la dislessia, la porto al Bambin Gesù, dove la neuropsichiatria mi conferma i miei sospetti. Mi rimandano all’istituto ………… (privato) dove a detta sua hanno modo di farle test più approfonditi. Nel frattempo ricomincia la scuola e l’insegnante di italiano dice che si sono sbagliati, che non hanno capito nulla, che lei lo avrebbe capito etc etc.
Con i risultati del centro ………., ritorno al Bambin Gesù (nel frattempo la scuola è ricominciata). I risultati dicono che è dislessica, borderline sulla disgrafia, mentre non ha la discalculia. Al Bambin Gesù, mi mettono un timbro sullo studio del privato, e mi sento dire che basta una ragazzetta del palazzo per darle ripetizioni.
Ecco, a questo punto io mi sono fermata: l’insegnante era contro, l’ospedale mi consiglia ripetizioni da parte di una studentessa… Andiamo avanti così, ha un quoziente intellettivo superiore alla media (non è un genio) e supera senza problemi anche lo scoglio della prima media. Arriviamo quindi in seconda, con l’arrivo dell’adolescenza, cambio di insegnante e bullismo a scuola. Mi rendo conto che qualcosa non va, anche perché lavoro come portiere/accoglienza in un palazzo dove c’è il centro di salute mentale sia per adulti che minorenni, e mi è venuto un certo occhio clinico. Ora le hanno diagnosticato ansia, depressione con pensieri suicidi. Non le sto a raccontare come mi sento, ma mentre la depressione non sarei stata in grado di evitarla poiché è anche il periodo storico che acuisce ogni emozione, l’ansia invece l’avrei potuta controllare se avessi dato retta al mio istinto e al centro privato dove le hanno fatto fare tutti i test.
Parlando con mia figlia, dopo aver finito le elementari, mi ha confessato che spesso la maestra la rimproverava dicendole che aveva la testa confusa. Le ho chiesto perché non me l’abbia mai detto… È lei di rimando ha risposto che non potevo fare niente. Questo per dirle di non smettere di fare i video su tiktok, perché a settembre io presenterò tutta la documentazione a scuola e non potranno più esserci interrogazioni a sorpresa, e questo lo debbo a lei che mi ha dato coraggio e aperto gli occhi sulla classe di insegnanti che non hanno neanche la dignità del bidello (non tutti eh, ma insomma una buona parte). Ora V……. è sotto cura farmacologica per la depressione, e sotto sedute di psicoterapia, ma a settembre, a costo di smettere di fumare per trovare i soldi, deve assolutamente iniziare la logopedia, perché spesso le mancano le parole nell’esporre un fatto, mi immagino la fatica e l’ansia provata fino ad ora durante le interrogazioni… Pagella ottima, ma non è il voto in questo momento il fine ultimo, ma la sua autostima e la sua ansia.
La chiudo qui, non vorrei risultare troppo tediosa, ma volevo davvero ringraziarla e tiktok più di qualche riga non permette.
Cordiali saluti