di Michela Ferrari
Ce la posso fare, eh sì, dopo 12 anni di vita scolastica…. oggi, durante il colloquio con la professoressa di storia (una new entry) ho sentito un altra perla:
“mi auguro che suo figlio col tempo riuscirà a studiare senza usare gli strumenti compensativi, poi ho notato che è molto intelligente….. Sa’ signora all’inizio abbiamo avuto un po di problemi per quanto riguarda le verifiche scritte ma poi lui mi ha spiegato come le devo impostare, eh beh certo mi rendo conto che precedentemente ha dovuto specificare che ha un pdp altrimenti non si spiega perché pretende che sia rispettato…. comunque signora, le dico che suo figlio nella mia materia che non è una semplice ma complessa e ti deve piacere pure, beh suo figlio ha preso due 8 alle interrogazioni orali, quindi con me può stare tranquilla“
Professoressa, si figuri….. io sono più che tranquilla finché mio figlio studia come deve studiare, usando i suoi strumenti compensativi poi per tutto il resto c’è la Dottoressa Lucia Fusco, la sua logopedista che lo segue da 2 anni, se c’è qualcosa che non gli è chiaro la Dottoressa è più che disponibile a spiegarLe le cose tecniche, ahimè io non ho le competenze, io sono la mamma…….
Luci, hai sentito che coraggio???!!!
Il tuo ragazzo capa-tosta pretende che venga rispettato il suo pdp.
Ma dimmi tu se si può sentire una cosa del genere!
A mio avviso il pdp va rispettato a priori, lo dice la legge e mica io !
Però devo ammettere che lei aveva studiato, sapeva cos’è il pdp.