Comunicazione di servizio.


A me farebbe davvero molto molto piacere poter fare due chiacchiere al telefono con le persone che vogliono parlare con me per raccontarmi tutta la loro vita e la loro storia, e quella dei loro bambini.

Ne sarei felice.

Allo stesso modo mi piacerebbe ricevere in studio e incontrare tutte le persone che vogliono un parere da me inerente le diagnosi dei loro figli piuttosto che le diagnosi dei loro alunni.

Mi piacerebbe molto, soprattutto a livello umano.

Purtroppo però mi è praticamente impossibile farlo.

Credetemi, faccio fatica anche a parlare al telefono con la mia famiglia che è lontana, con le mamme dei miei bambini e con i loro docenti. Mi scrivo con tutti, ma tutti proprio. Altrimenti non potrei prendere in carico nessun bambino, perché stare al telefono con le famiglie, tutte, diventa una impresa oceanica quanto improbabile.

Avendo deciso di dedicare il mio tempo ai ragazzi, la mattina sono nelle scuole e il pomeriggio sono in terapia con i ragazzi, l’unico tempo libero che mi rimane è la sera tardi o la notte, sabato e domenica comprese.

Do disponibilità a rispondere ai messaggi anche a quell’ora, che sia sabato domenica, lo faccio comunque. E credetemi, più di questo non si può!!

Scrivetemi (gli audio sono complicati da sentire in molte circostanze) e appena posso vi rispondo.
Grazie infinite.

P.S. Credetemi non è cattiveria.
È solo una questione di sopravvivenza.

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