Sono stata definita (da qualche docente diffidente che afferma che gli strumenti impediscono ai dsa di comprendere gli argomenti) una ’cassa di risonanza’.
Ovviamente negativa.
Ieri a scuola, colloquio genitori e docenti in merito ad atti di bullismo subiti dalla ragazza dislessica, 14 anni.
I compagni non sanno cosa sia la dislessia né tanto meno è stato loro spiegato perché ha ‘cose’ diverse rispetto a loro. Alla ragazza viene ‘intimato’ dai compagni, che sia via whatsapp o via telefono anche di domenica, ciò che deve fare a scuola, interrogazioni verifiche o altro.
Da mesi si chiede di intervenire e di spiegare alla classe cosa è la dislessia affinché gli animi si possano sedare. Senza pesare sui docenti, con un esperto esterno. Ai docenti sono stati letti i messaggi e hanno ascoltato gli audio dei ‘bulli’. Che ad un certo punto hanno smesso di scrivere e di parlare in chat, ora minacciano a voce, ovviamente.
Le soluzioni dei docenti a fronte di tutto questo, e molto altro, e con tanto di prove scritte e audio sono le seguenti:
– Adesso stabiliamo noi chi sarà interrogato e non li lasciamo più decidere autonomamente.
– La ragazza deve crescere e maturare, questa cose fanno parte della vita.
– Lei non deve essere permalosa, non deve prendersela per tutto.
– se scrivono la domenica o fuori dall’orario di scuola noi non possiamo intervenire.- Lei non ha un metodo di studio adeguato.
– La ragazza piange solo a casa, qui a scuola è felice e ride, ha anche fatto amicizia con due ragazzine (su 25).
– La ragazza sta male a scuola perché è preoccupata per voi a casa.
– La ragazza, quando le abbiamo detto che avremmo chiamato il papà visto che stava male, ha detto che era in Sicilia (perché non voleva che venisse chiamato per l’ennesima volta al lavoro). Quindi dice bugie e voi non dovete credere a tutto ciò che dice.
– La ragazza ingigantisce troppo le cose, talvolta esagera. E voi ingigantite con lei.
– LEI PUÓ USCIRE DALLA CHAT DELLA CLASSE COSÌ NON LEGGE CIÒ CHE SCRIVONO.
E si. Insegniamo ai bulli che possono fare che cazzo vogliono.
Insegniamo ai giusti a fuggire e a nascondersi anziché chiedere aiuto e ribellarsi.
Anche le vittime di bullismo che si tolgono la vita spesso, sempre, sono adolescenti, fragili, che devono crescere e non devono essere permalosi.
Ma il bullismo è un altra cosa.
Una cosa GRAVISSIMA che va fermata e combattuta.
MERDA chi lavora coi ragazzi e fa affermazioni gravissime come queste.
Fosse per me sarebbero tutti cacciati a calci nel sedere.
E li ho trattati.
E chest è
