Testimonianze di DSA penalizzati dalla ‘buona scuola’

E niente…io resto senza parole, dopo venti anni io resto ancora senza parole. 

Evito di commentare il modo di comunicare che la docente usa, non sono messaggi ma telegrammi, perché potrei diventare fastidiosa. Quindi taccio.


Ma quello che mi lascia basita è il tono di strafottenza e menefreghismo nei confronti di una necessità, stabilita da una diagnosi, dalla legge e dal pdp firmato anche da lei. Questo tono di supponenza di chi può fare come **** gli pare, senza sapere che così non è!

Ma come si fa a fottersene così delle esigenze di una ragazzina che vuole lavorare e che propone alternative ?

Come fai a fottertene tu che dovresti favorire l’apprendimento e non collezionare verifiche da esibire !?

E perché la dsa deve ricordare costantemente, nel gruppo classe, che è dislessica e che rischia di fare un pessimo lavoro!?

Non dovresti già saperlo!?

Ma se hai 8 classi da programmare come **** è che non puoi programmare bene per ognuno!?

La docente di italiano ha programmato tutte le verifiche a febbraio, così giusto per dire!

E ancora una volta la ragazza dsa viene discriminata, fará il compito da sola, in un giorno diverso dai compagni e senza avere modo di fare quello che si fa di solito dopo una verifica, raccontarsi e confrontarsi sul lavoro svolto.

Tanto, che ce frega no!???

Ma meno male che i miei ragazzi hanno la ‘lucite’ e nulla li ferma dal chiedere ciò che spetta loro di diritto!