Seguo ragazzi dislessici di ogni età, seguo ragazzi dislessici che hanno avuto il sostegno a scuola per diagnosi errate, seguo dislessici che non sanno leggere, seguo dislessici che sanno leggere ma che non comprendono ciò che leggono, seguo dislessici che non sanno scrivere, seguo dislessici che scrivono benissimo e che fanno tanti errori di ortografia, seguo dislessici alle elementari, alle medie, alle superiori e all’università.
Conosco i dislessici meglio della mia anima, li conosco molto meglio delle loro mamme, li conosco da qualsiasi punto di vista, li conosco tanto da poter dire a scuola “lui fa questo e lo fa così, fidati”.
Ho visto le famiglie dei dislessici chiedere la legge 104 perché fa comodo al lavoro, ho visto le famiglie chiedere e implorare per una diagnosi mai arrivata, ho visto diagnosi arrivate e cestinate per la vergogna di ammettere la presenza di una diversità, ho visto bambini con decine di diagnosi le cui famiglie non avevano idea di cosa si dovesse fare, ho visto mamme improvvisarsi terapiste e lavorare coi propri figli, ho visto mamme affidare i loro figli ai terapisti come pacchi postali e la richiesta di restituirli “aggiustati”, ho visto scuole attivarsi nella maniera migliore possibile e famiglie rifiutare gli aiuti, ho visto scuole fregarsene dei ragazzi dsa e famiglie spendere migliaia di euro dagli avvocati per vedere i loro diritti tutelati, ho visto studenti dsa depressi, in un letto a piangere senza reagire, ho visto dislessici reagire violentemente per ottenere i propri diritti ed essere accusati di essere maleducati e aggressivi, ho visto dislessici distrutti da docenti di sostegno incapaci, ho visto dislessici salvarsi grazie solo al docente di sostegno, ho visto studenti dsa fare i pagliacci a scuola per avere una minima attenzione, ho visto ragazzini dsa studiare intere giornate e non concludere nulla, ho visto dsa studiare in classe perché era l’unico modo di “capire” ottenendo ottimi risultati, ho vito specialisti non specialisti improvvisare un mestiere, ho visto specialisti somari improvvisarsi specialisti specializzatissimi, ho visto specialisti eccellenti non dire una sola parola e fare il proprio mestiere con dignità ed umiltà, ho visto di tutto……..TUTTO ed anche di più.
Quello che sto vedendo e leggendo in questi giorni è inenarrabile.
La legge 170/2010, nonostante le moltissime inesattezze e mancanze, ha aiutato tantissimo. Ha consentito tanto, quel tanto che forse non ci sarebbe stato senza la legge.
Vedere adesso, con la nuova proposta di legge, che si cerca di far passare il dislessico per un “disabile che necessita di supporto per entrare nel mondo del lavoro” è davvero grave e sconcertante. Leggere che abbiamo bisogno del “badante” che ci aiuti ad inserirci nel mondo del lavoro mettendoci a nostro agio, la trovo una cosa aberrante.
Leggere che nella proposta di legge si indica la necessità di una diagnosi pubblica quando si sa che non esistono centri pubblici per adulti (solo uno con anni di attesa), leggere che si deve fare la certificazione ogni tre anni quando si sa che la dislessia non passa, leggere tante altre sciocchezze simili mette tristezza e fa capire che siamo noi che non vogliamo progredire. Siamo noi che siamo indietro, che non capiamo, che ci facciamo la nostra legge “104” perché ci fa comodo. Siamo noi la nostra rovina, perché valutiamo e facciamo solo gli interessi di pochi a discapito di moltissimi.
Leggere però che qualcuno, forte della sua ampia (un figlio?? due???) cultura e della sua ampissima conoscenza dei dsa, parta in quarta per fare la guerra, che decida che per i dislessici nel mondo del lavoro non occorra nulla, che loro sanno fare tutto benissimo e che l’unico problema è ESCLUSIVAMENTE la scuola, beh…..tutto questo, che arriva dalle famiglie dei dislessici, è un fatto gravissimo, gravissimo e inaccettabile.
I dislessici hanno alcune determinate specifiche caratteristiche e così come hanno necessità di “strumenti” per studiare a scuola o per entrare all’università, hanno la stessa necessità di strumenti anche per fare concorsi pubblici o privati.
A che serve negare l’evidenza? A che serve affermare che il problema è solo la scuola quando però non si mette in atto nulla per entrare nelle scuole e modificare le cose da dentro???
Mi chiedo…..ma non sarebbe meglio che a occuparsi di dsa fossero quelli che i dsa li conoscono davvero?? Se ognuno facesse il proprio mestiere sarebbe davvero una gran cosa.
Non sarebbe meglio convogliare tutte queste energie nel fare davvero qualcosa per attuare cambiamenti veri all’interno delle scuole fornendo formazione e informazione?
Non sarebbe meglio scendere in campo e darsi da fare per modificare le cose che non vanno bene anziché lamentarsi da dietro il computer offendendo e accusando senza ottenere nulla???
La scuola ha necessità di guida, di informazione, di formazione, ha bisogno che si porti conoscenza e che si offrano servizi adeguati al lavoro coi dsa e non la vendita di programmi costosissimi e assurdi!!
Basta con le grandi e piccole associazioni che fanno solo i propri interessi e tanti danni ai bambini dsa, basta con mamme pseudo-esperte che si ostinano a diffondere consigli utili su cosa fare o non fare, basta con questi esperti che non sanno di cosa parlano e danno indicazioni sbagliate……..BASTA!!!!!!
Più vado avanti e più resto basita.
