2 mail inviata alla docente di M…… per chiudere la questione a seguito della telefonata da me ricevuta:
Salve Professoressa. Non so dirle quando potremo vederci, adesso sono in giro nelle scuole dei ragazzi di 3 media e di 5 superiore per gli esami e ho i giorni contati, purtroppo. Devo anche recuperare la scuola che ho spostato giovedi scorso per venire da voi.
Giovedi scorso sono venuta a scuola per questo, per M…….., e così ho esordito entrando nella stanza del preside con lei: “Professoressa, ce la facciamo ad aiutare M……. e a dargli serenità almeno l’ultimo mese di scuola?”…..ricorda?
Lei mi ha subito messa al corrente che era rimasta “molto infastidita” che io avessi mandato le sue mail al preside. Mail inviate solo ed esclusivamente per smentire l’accusa continua alla famiglia di non essere stata presente, accuse continuate poi nella “rissa” verificatasi poco dopo.
Sono venuta a scuola per stabilire cosa fosse meglio fare per M……, avevo in mano il pdp integrativo e la griglia di valutazione da visionare insieme al Preside. Avevo intenzione di vedere con lui il pdp annuale per completarlo in modo che M……… fosse tutelato agli esami. Invece è stato fatto tutt’altro e a mia insaputa, direi.
Cosa è meglio per M…….??
M……. ha necessità che si rispettino le regole e la legge. (le invio in allegato il pdp integrativo anonimo e la griglia di valutazione adatta a M……..)
Ha necessità di usare il suo computer con i dizionari digitali, sintetizzatore vocale, mappe concettuali per lo scritto.
Ha necessità di fare più pause durante gli scritti per le difficoltà di concentrazione.
Ha necessita di usare le mappe e gli schemi, sia per lo scritto che per l’orale.
Ha necessita di avere la 3 prova in formato digitale e a risposta multipla.
Ha necessità di esser DISPENSATO dalla prova scritta di inglese facendola orale e NON ESONERATO (cosa per la quale c’è il rischio della non validità del diploma, cosa alla quale mi riferivo io quando parlai col preside a novembre e quando cercai di parlare -invano- con la professoressa che, in disaccordo con me, voltò le spalle e andò via) come ha più volte chiesto la docente, con forza e insistenza, pretendendo che la asl lo mettesse per iscritto. Questa è una cosa che decide il ragazzo e il consiglio di classe nel documento del 15 maggio e, soprattutto per i dsa, nel pdp integrativo. Non si decide certo a novembre come voleva fare a tutti i costi la docente.
Certo il tono stizzito e di ripicca della educatissima docente di sostegno, affiancata dalla docente di inglese che ammiccava sorridente e con occhi serrati, non ha aiutato M…….. a capirne di più, quel giorno.
Ma soprattutto M…….. ha necessita di sapere che i docenti non sono contro di lui. Certo dopo aver sentito frasi tipo “beh, visto e considerato quello che si dice di noi, con me ha cinque e con cinque lo porto al consiglio” oppure “M…… tu sei maggiorenne, parla con i tuoi valuta bene che puoi agire contro di noi, noi poi agiremo di conseguenza”. Non sarà facile tranquillizzarlo, assolutamente no. Vedremo cosa è possibile fare e come potremo aiutarlo ad affrontare questa tappa così importante.
Per vostra chiarezza questo è il video dell’intervento del Dottor Dell’acqua un mese fa a Parma, in un liceo. E’ visibile liberamente su youtube.
Lo chiamano da tutta Italia, è uno dei maggiori esperti in Italia, in attivo presso la direzione generale dello studente (dsa e Bes) del MIUR a Roma. Io, con sua estrema collaborazione, l’ho portato nella vostra scuola a dicembre scorso, gratuitamente, e ci saranno stati si e no 6-7 docenti presenti al corso. Cosa dire? E giovedi scorso mi son sentita dire dalla docente di chimica che lei ha sacrificato il sabato libero per venire al corso per sentire uno studente dire “professori bastardi”. Non ho commenti da fare, solo tanta tristezza.
Mi auguro che questo video vi aiuti a chiarire molte cose e molti dubbi che mi pare abbiate in merito ai dsa, tutti i dsa e non solo M……..
Lei mi scrive che vuole parlarmi perchè ha parlato con le sue colleghe.
Io sto cercando di dimenticare quanto accaduto giovedi scorso proprio con le sue colleghe. Se lo tenessi a mente la mia opinione della scuola pubblica, già molto provata, precipiterebbe rovinosamente.
Sa Professoressa, in confidenza le racconto una cosa………per un paio di mattine mi sono svegliata con la sua immagine negli occhi, le sua urla, la sua voce altissima, il suo viso incattivito con la fronte arricciata e gli occhi spalancati dietro gli occhiali, il suo pugno sbattutto fortemente sul tavolo tanto da far sussultare anche il preside, il suo grido “non lo accetto” e il viso di M……. inondato dalle lacrime, con tutti voi li a guardarlo senza dire o fare nulla per rassicurarlo.
Lei ha urlato “non lo accetto”, lei che non è nemmeno docente di M……. e che, per logica, le mie parole non avrebbero nemmeno dovuto riguardarla. Ho dovuto cancellare con forza queste immagini, anche parlandone con M……. e cercando di sdrammatizzare una cosa che è molto drammatica di suo. Ricordi pessimi e indelebili, sia per me che per lui. Che non posso nemmeno dirle come sta emotivamente. Avrà notato che sono diversi giorni che non viene a scuola, vero? Chissà perchè!! O forse ai docenti è sfuggita la cosa e si sta pensando che, da svogliato quale è, non vuol venire a scuola e basta!??
Pensi che giovedi all’uscita da scuola era talmente tanto in crisi respiratoria che ho valutato seriamente di portarlo al pronto soccorso. Eppure sono un infermiera (oltre ad essere una logopedista), ma ero davvero preoccupata per lui. Poi lui ha preferito tornare nella tranquillità di casa sua per recuperare serenità e abbiamo soprasseduto.
La docente di filosofia a fine “rissa” prima di andarsene mi ha guardata sfrontata, con M…….. che la ascoltava, e mi ha detto “e lei non crede che io debba ricevere delle scuse adesso”……le giuro che non credevo alle mie orecchie, davvero no. Ero basita, allucinata e sconcertata da tanta sfacciataggine e da tanta tracotanza mista a sfrontatezza e crudeltà. Mai visto niente del genere in una scuola pubblica italiana, MAI!!! E si che ne ho girate di scuole in Italia, a centinaia…..ma mai niente del genere mi era capitato finora!!
Sono io “adesso” che attendo le scuse dei docenti che ci hanno accerchiato e maltrattato, deridendoci e aggredendoci per quasi tre ore. Tre ore di incubo, di risatine, di occhiatine e di prese in giro. Io aspetto e, temo, aspetterò per molto tempo e, temo, resterò anche delusa.
Normalmente ho rapporti diversi con i docenti dei miei ragazzi. Con molti ci diamo del tu, molti ci aiutano nell’associazione, molti mi forniscono materiale didattico per aiutare tutti i ragazzi dsa.
Considerato che giovedi è stato anche fatto, dalla amabilissima ed educatissima docente di sostegno (mi auguro davvero, per lei, di non rivederla MAI PIU’), un commento in merito al fatto che io abbia scritto un messaggio alla docente P……… nella giornata di domenica (è l’unico giorno che ho per scrivere in orari decenti e non notturni, e sinceramente per un messaggio di testo non bado al giorno ma alla sostanza) devo attenermi al protocollo e fare in modo che i nostri rapporti siano quanto più formali possibili. Io non sono così, non lo sono affatto e non lo sono mai stata, ho moltissimi amici docenti con i quali condivido anche altro oltre agli alunni dsa in comune, ma con voi DEBBO necessariamente essere così. Devo farlo per tutelarmi dalle vostre visite ai carabinieri e agli avvocati, come avete più volte detto a me ed anche a M…… giovedi, in coro.
Guardi, io mi sforzo di cancellare la bruttura di quella giornata ma mi creda per chi non è abituato a vivere e ad agire così è difficile, assai difficile cancellare tanta violenza. Ci stiamo riuscendo e ce la faremo.
Anche perchè, fortunatamente, le brutture vissute ci stufano e abbiamo voglia di aria pulita, luce, vita e tutto quello che di sereno la vita ci riserva, soprattutto a M……. che una volta uscito da questa scuola farà grandissime cose. Proprio come tutti i miei ragazzi, compreso quello dei “professori bastardi” (che tanto ha sconvolto la docente di chimica) che sta avendo grande successo all’università con voti eccellenti pur essendo stato sempre considerato uno “sfaticato buono a nulla”.
Vedrà, ci torneremo su questa cosa, ne sono certa.
Nonostante tutto resto a sua completa disposizione per qualsiasi cosa le fosse necessaria per M………
Mi è complicato rispondere al telefono perchè tra scuole la mattina e terapie il pomeriggio sono sempre impegnata, ma a notte fonda rispondo alle mail e di giorno riesco anche a rispondere ai messaggi al cellulare. Le auguro buon lavoro. Lucia Fusco.